Domande frequenti - Studio di Osteopatia di Elia Caprioglio

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Domande frequenti

Che cosa tratta l’osteopatia?


L’osteopatia non tratta la patologia, ma si focalizza sulla fisiologica espressione della salute. Questo vuol dire che, per esempio, se un paziente si reca da un’osteopata per una lombalgia, cioè un mal di schiena, sintomo di una discopatia, questo andrà a capire cosa c’è nel sistema paziente che non permette un normale funzionamento di autoregolazione per mantenere quel disco ben idratato (meccanismo intrinseco di espressione della salute).

Perché sono andato/a dall’osteopata che avevo male da una parte e mi ha trattato/a da un’altra?

 

Quando un trauma, una abitudine, un problema insorge in una regione del corpo, proprio grazie ai già citati meccanismi di autoregolazione, cominciano a crearsi dei compensi, che permettono al sistema generale di funzionare comunque bene. Se i meccanismi lesivi permangono nel tempo oppure si sommano ad altri, ad un certo punto il sistema generale non riuscirà più a compensare, ma si scompenserà. Questo scompenso, poco frequentemente è localizzato nella regione dove è localizzato il meccanismo lesivo primario, ma “sfocerà” in un’altra zona. Un esempio fra i tanti può essere un paziente che fa una distorsione di caviglia che guarisce in breve tempo e non ha più sintomi, ma la caviglia permane limitata nei movimenti. Il ginocchio, poi l’anca, il bacino e la lombare compensano. Poi lo stesso paziente comincia ad andare a correre e sollecita di più la caviglia ed invece di venirgli male alla caviglia stessa inizia ad avere mal di schiena.

Che differenza c’è tra le tecniche osteopatiche e il massaggio?

 

Il massaggio, a meno che non sia linfodrenante, ha come struttura corporea bersaglio il muscolo scheletrico. Le tecniche osteopatiche possono avere come bersaglio il muscolo scheletrico, le articolazioni in toto, il tessuto fasciale, i legamenti, i visceri e persino il tessuto di rivestimento dei nervi, strutture vascolari e strutture intracraniche.


Devo continuare a venire una volta che sto bene?

 

Quando la sintomatologia passa bisogna considerare che dietro all’assenza della semplice percezione del disturbo ci può essere una situazione disfunzionale che magari non da sintomi, ma che potrebbe darne di nuovo in futuro, e di cui l’osteopata sta continuando ad occuparsi e che potrebbe non essere ancora completamente in ordine. Ciò significa che può capitare che l’osteopata vi consigli (poiché gli appuntamenti si fissano assieme in base alle esigenze di ognuno) di andare ancora dopo un periodo relativamente breve di tempo anche se non sentite più disturbo. 

Una volta che la situazione si è normalizzata non c’è più la necessità di essere trattati frequentemente. 

Rimane però una buona abitudine fare visite sporadiche di controllo, fino ad una volta ogni sei mesi, per prevenire l’insorgenza stessa di eventuali disturbi mantenendo un adeguato equilibrio dinamico nel tempo.

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